Se la Lega dà lavoro agli immigrati

«Milano città africana». Il premier Silvio Berlusconi sembra non gradire la presenza in gran numero di immigrati e stranieri per le vie della città e non ci pensa due volte a farlo sapere a tutti noi. Ennesima gaffe? Sapiente spot politico? Probabilmente non lo sapremmo mai con certezza, fatto sta che il premier non finisce mai di stupire, regalandoci ogni giorno una perla di simpatia.

Che Berlusconi si sia oramai in tutto e per tutto avvicinato alla Lega fino ad identificarsi con essa, anche su temi caldi come quello dell'immigrazione? Chissà, comunque stupisce anche il partito di Umberto Bossi. In un trafiletto di Repubblica di oggi, infatti, si segnalava (su iniziativa dei Verdi) un caso molto curioso: a quanto pare la Lega avrebbe utilizzato degli immigrati nordafricani (che non parlavano, o parlavano male la nostra lingua) per distribuire per la città i manifesti rivolti proprio contro di loro.

Cosa sono i trackback

Navigando un po' per i blog, qualche giorno fa, la mia attenzione è caduta sui cosiddetti trackback. Incuriosito, ho spulciato un po' il web per capire cosa fossero e come utilizzarli, scoprendo che potrebbero risultare molto ma molto utili per il proprio lavoro.

Praticamente, grazie a questa funzionalità inserita nei nostri blog, possiamo far sapere in automatico a tizio o a caio che li abbiamo citati come fonte al nostro articolo (qui trovate una spiegazione più tecnica). Su Blogger sono i cosiddetti link a ritroso, che personalmente trovo però più macchinosi rispetto a quelli di Wordpress ad esempio.

Grazie a questo sistema non solo diamo più visibilità al nostro lavoro ma garantiamo maggiore autorevolezza ai nostri post, presentando puntualmente le fonti utilizzate. Insomma, «siamo nel bel mezzo della Comunicazione, dell'Immagine e del Web Marketing». Naturalmente non è tutto oro quello che luccica: spesso l'utilizzo dei link a ritroso sconfina un po' troppo nello spam ed è uno dei motivi, probabilmente, per cui il trackback nel panorama italiano non viene utilizzato con frequenza (anzi, in un vecchio articolo si sostiene addirittura che sia un sistema «già morto»).

La pubblicazione pianificata



Scrivere quotidianamente sul proprio blog, soprattutto se lo si fa per passione e non per lavoro, potrebbe essere un problema per molti. Riuscire a ritargliarsi il tempo necessario per scrivere un buon articolo, infatti, potrebbe risultare arduo ma fortunatamente in questo caso la tecnologia ci viene in soccorso.

Infatti, su molte piattaforme è possibile impostare una pubblicazione programmata che ci permette di stabilire in anticipo tra quanti minuti, ore o giorni postare il nostro pezzo. Vediamo nel dettaglio (nel nostro caso su Blogger) la semplice procedura da seguire per posticipare la pubblicazione di un nostro articolo di un certo lasso di tempo.

Dalla Home del nostro blog clicchiamo su Personalizza e andiamo nella sezione Post, dove selezioneremo o un articolo già scritto o ne creeremo uno nuovo. Poi, clicchiamo in basso su Opzioni post e sulla destra scegliamo la data e l'ora in cui vogliamo che il nostro post venga pubblicato in automatico. Semplice ed utilissimo.